Un
grande sviluppo del mercato illegale delle droghe e una crescita
enorme della delinquenza organizzata, che vede nel narcotraffico la
sua principale fonte di guadagno. La mafia, la camorra e in generale
i circuiti internazionali della delinquenza organizzata si sono
arricchite grazie a queste leggi proibizioniste.
Quello che era accaduto negli Stati Uniti con il proibizionismo
sull’alcool sta avvenendo oggi in Italia sulla questione delle
droghe. Un grande sviluppo della micro delinquenza, reclutata dalla
malavita per lo spaccio al dettaglio e una criminalizzazione
generalizzata dei consumatori, messi nei fatti sullo stesso piano
degli spacciatori. Le leggi proibizioniste hanno quindi costruito
artificialmente un circuito di illegalità che tende a mettere sulla
stessa barca consumatori e organizzatori dello spaccio; in questo
modo il giovane disoccupato diventa il manovale della grande
criminalità organizzata. Senza contare che il controllo della mafia
sui prezzi delle droghe ha spinto a commettere reati contro il
patrimonio migliaia e migliaia di tossicodipendenti. La
criminalizzazione di decine di migliaia di persone che per aver
fumato qualche spinello sono finite in galera, si sono viste
ritirare la patente, hanno rischiato di perdere il lavoro.
L'alcool dà dipendenza fisica la cannabis no, l'alcool dà
sindrome da astinenza (Delirium tremens), la cannabis non dà alcuna
sindrome di astinenza. L'alcol dà dipendenza fisica, la cannabis no.
L'intossicazione acuta da cannabis dà sintomi quali nausea,
tachicardia, ansia o svenimento, mentre l'intossicazione acuta da
alcool porta alla narcosi ed al coma. Le intossicazioni croniche da
cannabis portano a disturbi polmonari (dovuti però al tabacco)
mentre le intossicazioni croniche da alcool portano alla cirrosi
epatica ed a gravi disturbi della salute mentale. L'alcool può
provocare comportamento aggressivo, la cannabis no e, infine, vi è
un livello di overdose mortale per l'alcool, non per la cannabis.
Consumatori di Cannabis
L'ampiezza e la natura dell'uso della droga nei PB non
differisce dal modello degli altri paesi dell'Ovest. Anzi, nei
recenti anni, l'uso è stato più alto in altri paesi (soprattutto
negli USA). Per quello che riguarda il numero dei consumatori di
cannabis, nonostante la possibilità di acquisto legale, è molto
basso se riferito ad altri paesi. Esso è allo stesso livello di un
paese come la Germania, che ha seguito fino a pochi anni fa una
politica di severa repressione ed è sostanzialmente analogo a quello
di altri paesi europei. Il dato più indicativo sulla situazione
olandese è il confronto con gli USA, un paese in cui, come abbiamo
visto, vige una situazione di feroce repressione. Nel 1989,
i consumatori abituali di cannabis fra i diciassette e i diciotto
anni erano in Olanda meno di un terzo che negli USA: il 4,6% contro
il 16,7%. Da alcune ricerche eseguite ad Amsterdam, città
dove l'uso di droghe è più diffuso rispetto al resto dell'Olanda, è
emerso che la Cannabis è stata sperimentata almeno una volta dal
28,5% della popolazione dai dodici anni in su e che i consumatori
abituali (almeno una volta al mese) sono il 6,4%.
Diffusione dell'eroina
Tossicodipendenti ogni 1000 abitanti
Svizzera 5,35
Lussemburgo 5,0
Portogallo 4,5
Grecia 3,5
Spagna 3,0
Italia 3,0
Regno Unito 2,6
Francia 2,5
Danimarca 2,0
Belgio 1,8
Svezia 1,6
Olanda 1,6
Germania 1,4
Austria 1,3
Norvegia 1,0
Irlanda 0,6
Fonti: PRC; IL FENOMENO OLANDESE bilancio di 20 anni di
legalizzazione delle droghe leggere
Luca
Littarru
TORNA
ALL'INDICE |