CURA DELLE LESIONI CUTANEE DA DECUBITO

Inseriamo un sunto di alcune delle linee guida tratte dagli studi dell'AISLeC, l'Associazione Nazionale Studio Lesioni Cutanee, che recentemente ha ottenuto pubblicazioni importanti su IL SOLE 24 ORE, ulteriore dimostrazione dell'importanza scientifica che riveste oggi lo studio dell'associazione.

Linee Guida per una corretta gestione delle lesioni cutanee da decubito

Principi

Mantenere l’ambiente umido all’interfaccia con la ferita

Permettere lo scambio di ossigeno, anidride carbonica e vapore acqueo

Garantire l’isolamento termico

Essere impermeabile ai microrganismi

Non contenere particelle contaminanti

Non aderire e quindi ridurre il trauma al momento del cambio

Essere confortevole

Avere alta assorbenza

Essere monouso

Avere intervalli di cambio sufficientemente lunghi

Per ciò che concerne il lavaggio

Lavaggiare sempre la ferita con fisiologica

Per ciò che concerne la disinfezione

Disinfettare solo quando la ferita è FRANCAMENTE INFIAMMATA o INFETTA altrimenti non disinfettare

NON usare mai IODIOPOVIDONE (Betadine) per la disinfezione poiché è istiolesivo e, in generale, evitare comunque l'uso di disinfettanti a meno che non ve ne sia un EVIDENTE NECESSITA'

Tipi di medicazione

Alginati : Sono derivati dalle alghe marine. Il loro impiego è consigliato per ferite essudanti. Al contatto con la ferita si trasformano in un gel idrofilico attraverso un processo di scambio ionico. Sono medicazioni ad alto potere adsorbente, richiedono un fissaggio.

Idrocolloidi: Trovano indicazione in tutti i tipi di lesione, superficiali e profonde ed anche in presenza di escare secche. Sono disponibili in diversi formati: polvere, pasta, garza e con bordo adesivo. Consentono una buona gestione dell’essudato, uno sbrigliamento della necrosi. E’ consigliata una certa precauzione di impiego nel caso in cui la ferita sia infetta.

Film semipermeabili: sono rivestiti di una adesivo in acrilico ipoallergenico, permeabili ai vapori mantengono un ambiente umido di guarigione, fungono da barriera nei confronti dei microrganismi esogeni

Schiume di poliuretano: sono idrofile costituite prevalentemente da poliuretano organizzate in tre strati, uno esterno impermeabili ai liquidi e che funge da barriera per i microrganismi, uno medio altamente assorbente ed uno interno a bassa aderenza. Grazie alla loro alta assorbenza trovono corretto impiego nelle ulcere con produzione medio-alta di essudato.

Idrogels: sono in grado di reidratare i tessuti necrotici, attivare i processi di autolisi ed alcuni anche di assorbire l’essudato in eccesso.

In linea di principio ogni arrossamento secondario a decubito senza ulcerazione della cute è da medicare con Ossido di zinco.

 

PER APPROFONDIRE...

AISLeC, Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee

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